Nr. 233
Pubblicato il 18/02/2020

Il movimento delle Sardine è spontaneo e apartitico

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Il movimento delle Sardine è nato il 15 novembre 2019 a Bologna. Precisamente in Piazza Maggiore, dove si è svolto il primo raduno con più di seimila persone, strette come “sardine”, appunto. Tanti giovani e non accorsi in piazza per protestare contro il leader della Lega, Matteo Salvini, che dalla stessa Bologna lanciava la campagna elettorale della candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni in vista delle regionali in Emilia Romagna. Il movimento delle Sardine si autoproclama spontaneo, senza bandiere politiche, nato dall’iniziativa di quattro ragazzi di Bologna: Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Mattia Santori. Un movimento che dopo il grande successo di Piazza Maggiore, è andato avanti, riempiendo le piazze prima di Modena e poi di altre città italiane, compresa Piazza San Giovanni a Roma. Il 14 dicembre 2019, nel corso della prima manifestazione a Roma, le Sardine hanno esposto 6 punti programmatici sotto forma di pretese: pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare; pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali; pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network; pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti; pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica; chiediamo che il decreto sicurezza venga abrogato.

 
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Il movimento delle Sardine è spontaneo e non eterodiretto

FAVOREVOLE

L’ex premier Romano Prodi ha appoggiato il movimento delle Sardine sin dalla sua nascita. Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, ha espresso la volontà di aprire il partito al nuovo movimento, senza annessioni o imposizioni di tipo politico. Stessa linea quella di Stefano Bonaccini, il neoeletto presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha dichiarato di essere aperto alla collaborazione senza alcun cappello politico. Anche l’ANPI, ha lodato l’operato del movimento delle Sardine. In una lettera aperta, il presidente emerito Carlo Smuraglia si è congratulato per il richiamo fatto dal movimento ai valori della Costituzione. L’imprenditore e attivista George Soros ha elogiato l’operato del movimento delle Sardine in Italia.

CONTRARIO

Il direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti, in un editoriale, ha definito le Sardine “fasciocomunistelli” e “nati vecchi, tromboni infarciti di retorica dozzinale”. Per Diego Fusaro, invece, le Sardine si orientano verso un conflitto fascismo-antifascismo ormai superato. Secondo Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, non si tratta di un movimento spontaneo ma pilotato dietro dal Partito Democratico. Stesse posizioni quelle del leader della Lega Matteo Salvini.
Particolarmente dure le critiche al movimento delle Sardine da parte dell’ex membro, ora espulso, Vincenzo Petrone – che sostiene che il loro unico scopo sia quello di portare i voti dei delusi del M5S verso il PD – e del filosofo della Politica Francescomaria Tedesco, il quale sostiene che la legittimazione delle Sardine provenga unicamente dalla piazza e dall’ampio spazio mediatico concesso loro, a fronte di una totale mancanza di contenuti: “Siamo di fronte al grado massimo del populismo”.

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