Immigrazione, è sempre giusto accogliere
FAVOREVOLE O CONTRARIO?
I flussi migratori sono sempre più massicci e l’Europa, l’Italia soprattutto, risentono del fenomeno, tanto da arrivare ad adottare soluzioni anche drastiche, come la chiusura dei porti. L’accoglienza passa da una regolamentazione capillare e da una collaborazione fra Stati, per distribuire i migranti e assicurare loro condizioni di vita dignitose. Tra pericolo criminalità e incremento dei costi e della disoccupazione, si ottengono benefici importanti nella crescita demografica e nel sistema pensionistico del Paese. Sullo sfondo, l’eterno conflitto tra dovere morale di accoglienza ed esigenze di difesa dei confini nazionali.
IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:
Un’ondata di immigrazione massiccia contribuisce all’incremento di violenza e criminalità
Bisogna innanzitutto sottolineare la differenza tra migrante clandestino e regolare e affrontare il problema della sicurezza con obiettività, ponendo l’accento sulla criminalità in generale, molto presente in Italia anche tra gli italiani.
I numeri della criminalità sono preoccupanti e la delinquenza viene accentuata dall’arrivo dei migranti in Italia. Questi ultimi sono protagonisti di delitti tra i più odiosi. E’ giusto, dunque, avere cuore, ma rispettare la legalità negli sbarchi è un dovere civico.
Accogliere gli immigrati è un dovere in quanto esseri umani
L’accoglienza dei migranti è conseguenza naturale di uno spirito d’umanità che non può mancare presso le genti di qualsiasi territorio. Gli sbarchi, la disperazione, persone bisognose di aiuto, tutti elementi che non possono farci voltare dall’altra parte.
Bisogna bloccare i migranti nel loro paese d’origine ed evitare che povere anime si imbarchino e rischino la propria vita. L’Italia si difende dalle dure accuse dell’Europa e denuncia una crescente solitudine nell’affrontare un problema che dovrebbe essere comune a tutto il Continente.
La presenza massiccia di migranti contribuisce ad aumentare la disoccupazione
La disoccupazione in Italia è causata da politiche cieche e non certo dall’immigrazione. Inoltre, il migrante ha uno spirito di sacrificio unico che lo porta a scalare ben presto le gerarchie sociali e lavorative.
I migranti giungono in Italia con una falsa percezione della realtà: credono in un Paese che non esiste più. La disoccupazione aumenta e si abbassano i salari, anche perché i migranti accettano condizioni degradanti, pur di lavorare.
L’immigrazione contribuisce allo svecchiamento della popolazione
I migranti contribuiscono allo svecchiamento della popolazione in uno dei Paesi – l’Italia – tra i più vecchi al mondo e danno un’impennata decisiva all’aumento delle nascite, ormai quasi totalmente assenti. Un’accoglienza moderata può essere la soluzione giusta per fronteggiare i futuri problemi demografici.
La povertà è una piaga molto presente in Italia e l’arrivo di un alto numero di migranti può condurre ad una vera e propria guerra tra poveri, che sarebbe deleteria per tutti e destabilizzante per il sistema. Bisogna dunque agire con criterio e non sottovalutare un allarme percepito trasversalmente dagli abitanti italiani ed europei.
Gli immigrati sono un costo insostenibile per la nostra società, già ampiamente in difficoltà
L’immigrazione è un grande affare, in quanto porta un aumento considerevole del PIL. La migrazione favorisce dunque l’economia sia del Paese ospitante che di quello di partenza, con benefici anche per il sistema pensionistico.
L’immigrazione è un costo evidente per la nostra società già così in difficoltà, come si evince dai conti pubblici e dai tagli al welfare. Il detto “prima gli italiani” non ha matrici razziste ma è imposto dalla necessità, come dimostrano i dati.