Amazon
FAVOREVOLE O CONTRARIO?
Amazon è la piattaforma di e-commerce più importante al mondo. La sua presenza capillare in quasi tutti i mercati mondiali la colloca al vertice dei brand internazionali, ma non mancano le polemiche in seguito a un’inchiesta condotta dal “New York Times”, che ha denunciato condizioni di lavoro degradanti. Tra limitazioni dei diritti umani, pressioni psicologiche e fisiche e strumenti di controllo, l’azienda è finita nell’occhio del ciclone in un botta e risposta che ha richiesto l’intervento del numero uno di Amazon, Jeff Bezos. Nata come libreria virtuale, Amazon tenta di soddisfare le esigenze di ogni cliente in maniera anche spasmodica, con prezzi competitivi e consegne rapide. Utilizza sempre più spesso robot che collaborano con l’essere umano ma che ben presto potrebbero sostituirlo in alcune mansioni.
IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:
Amazon è una piattaforma di e-commerce al vertice dei brand internazionali. La sua presenza è capillare in quasi tutti i mercati mondiali, ma non mancano le polemiche in seguito a un’inchiesta condotta dal “New York Times”, che ha denunciato condizioni di lavoro degradanti. Nata come libreria virtuale, Amazon garantisce prezzi competitivi e consegne rapide in quasi tutti i settori commerciali.
L’azienda ha acquisito nel corso degli anni un vantaggio difficile da colmare, offrendo un servizio veloce, preciso e puntuale al cliente, vero protagonista del mondo Amazon. La presenza su tutti i mercati la rende protagonista a livello mondiale, non solo nell’e-commerce ma anche in spazi fisici, per proporre al cliente un servizio globale.
Amazon è entrata prepotentemente sui mercati e nella vita degli utenti, con una politica commerciale aggressiva. Ha spazzato via i negozi tradizionali e milioni di posti di lavoro, ha assunto una posizione dominante che sta sfociando in un regime di monopolio, inghiottendo società, cultura e tradizione. L’azienda pensa solo a incrementare il proprio successo senza preoccuparsi delle conseguenze.
I robot utilizzati da Amazon sono concepiti esclusivamente per aiutare l’uomo nelle sue attività, al fine di renderle più agevoli e meno stressanti.
Robotizzare l’uomo è sbagliato perché non c’è lavoro senza essere umano. Non si può pensare a una sua sostituzione totale. Con Amazon, a rischio migliaia di posti di lavoro.
Da venditore di libri Amazon ha sfruttato ben presto la sua posizione di vantaggio divenendo venditore globale, intermediario ma anche editore. Il rischio di conflitto di interessi è concreto, inoltre come piattaforma digitale, il colosso americano paga davvero poche tasse rispetto ai suoi immensi ricavi.
Amazon si è guadagnata un potere immenso sul mercato attraverso la sua capacità di sperimentare e diversificare. Sfrutta dunque lecitamente il proprio vantaggio competitivo, anche sfruttando agganci in politica. La burocrazia eccessiva presente in alcuni Stati è la causa della scarsa tassazione del colosso americano che è dunque esente da colpe.
Amazon nasce come grande libreria virtuale dove trovare un catalogo infinito a prezzi contenuti. Nel corso del tempo si è trasformata da rivenditore a intermediario tra lettore e casa editrice, fino ad assumere il ruolo di editore, influenzando in maniera decisiva la filiera editoriale degli ultimi anni.
Amazon ha distrutto il mercato editoriale agendo quasi in regime di monopolio. Esistono realtà più equilibrate, dove l’editoria tradizionale riesce ancora a ritagliarsi qualche spazio ma, in linea generale, spariscono librai e librerie con tutte le conseguenze per la società e per i rapporti umani.
Il braccialetto elettronico brevettato da Amazon è strumento lesivo della dignità e libertà umana. La politica si schiera compatta contro la sua introduzione, consentita anche dall’apertura del Jobs Act. Inoltre esistono sistemi meno intrusivi, direttamente applicabili al prodotto, volti a prevenire gli errori.
Il braccialetto brevettato da Amazon nel 2016 è uno strumento eccezionale per rendere il lavoro più preciso e veloce. Nessuna limitazione della libertà e della dignità personale in uno strumento che rispetta la legge dei Paesi ospitanti. Jeff Bezos è paladino dei diritti dei lavoratori e fa di tutto per rendere la loro esperienza in Amazon più confortevole possibile.
L’inchiesta del “New York Times” delinea un quadro allarmante con lavoratori sfruttati ai limiti della dignità umana. Diversi sono stati gli scioperi promossi contro Amazon e le polemiche da parte di opinione pubblica e politica. Il dipendente rischia danni fisici e psicologici anche importanti. Jeff Bezos è dunque il principale responsabile di tale trattamento.
L’inchiesta del “New York Times” è solo una grossa bolla di sapone per screditare Amazon e il suo grande potere sul mercato. Un ambiente sano, un’azienda che sa riconoscere il merito e chiede ai lavoratori il massimo sforzo per raggiungere grandi risultati. Esistono procedure per risolvere immediatamente i problemi e l’azienda investe tantissimo in sicurezza e formazione dei propri dipendenti.
Amazon è un vero e proprio colosso centrato sulle esigenze del cliente, rapido ed efficiente
L’azienda ha acquisito nel corso degli anni un vantaggio difficile da colmare, offrendo un servizio veloce, preciso e puntuale al cliente, vero protagonista del mondo Amazon. La presenza su tutti i mercati la rende protagonista a livello mondiale, non solo nell’e-commerce ma anche in spazi fisici, per proporre al cliente un servizio globale.
Amazon è entrata prepotentemente sui mercati e nella vita degli utenti, con una politica commerciale aggressiva. Ha spazzato via i negozi tradizionali e milioni di posti di lavoro, ha assunto una posizione dominante che sta sfociando in un regime di monopolio, inghiottendo società, cultura e tradizione. L’azienda pensa solo a incrementare il proprio successo senza preoccuparsi delle conseguenze.
I robot usati da Amazon non vogliono sostituire l’essere umano ma aiutarlo nei suoi compiti quotidiani
I robot utilizzati da Amazon sono concepiti esclusivamente per aiutare l’uomo nelle sue attività, al fine di renderle più agevoli e meno stressanti.
Robotizzare l’uomo è sbagliato perché non c’è lavoro senza essere umano. Non si può pensare a una sua sostituzione totale. Con Amazon, a rischio migliaia di posti di lavoro.
Amazon si colloca in una posizione di conflitto di interessi e sfrutta la sua dimensione online per pagare meno tasse
Amazon si è guadagnata un potere immenso sul mercato attraverso la sua capacità di sperimentare e diversificare. Sfrutta dunque lecitamente il proprio vantaggio competitivo, anche sfruttando agganci in politica. La burocrazia eccessiva presente in alcuni Stati è la causa della scarsa tassazione del colosso americano che è dunque esente da colpe.
Da venditore di libri Amazon ha sfruttato ben presto la sua posizione di vantaggio divenendo venditore globale, intermediario ma anche editore. Il rischio di conflitto di interessi è concreto, inoltre come piattaforma digitale, il colosso americano paga davvero poche tasse rispetto ai suoi immensi ricavi.
Amazon rappresenta una grande libreria virtuale che offre una varietà unica sul mercato a prezzi contenuti
Amazon nasce come grande libreria virtuale dove trovare un catalogo infinito a prezzi contenuti. Nel corso del tempo si è trasformata da rivenditore a intermediario tra lettore e casa editrice, fino ad assumere il ruolo di editore, influenzando in maniera decisiva la filiera editoriale degli ultimi anni.
Amazon ha distrutto il mercato editoriale agendo quasi in regime di monopolio. Esistono realtà più equilibrate, dove l’editoria tradizionale riesce ancora a ritagliarsi qualche spazio ma, in linea generale, spariscono librai e librerie con tutte le conseguenze per la società e per i rapporti umani.
Il braccialetto brevettato da Amazon lede la dignità e la libertà dei dipendenti
Il braccialetto brevettato da Amazon nel 2016 è uno strumento eccezionale per rendere il lavoro più preciso e veloce. Nessuna limitazione della libertà e della dignità personale in uno strumento che rispetta la legge dei Paesi ospitanti. Jeff Bezos è paladino dei diritti dei lavoratori e fa di tutto per rendere la loro esperienza in Amazon più confortevole possibile.
Il braccialetto elettronico brevettato da Amazon è strumento lesivo della dignità e libertà umana. La politica si schiera compatta contro la sua introduzione, consentita anche dall’apertura del Jobs Act. Inoltre esistono sistemi meno intrusivi, direttamente applicabili al prodotto, volti a prevenire gli errori.
Le condizioni di dirigenti e dipendenti di Amazon sono degradanti e la troppa pressione porta a danni fisici e psicologici importanti
L’inchiesta del “New York Times” è solo l’ennesima grossa bolla di sapone per screditare Amazon e il suo immenso potere sul mercato. Un ambiente sano, un’azienda che sa riconoscere il merito anche chiedendo ai lavoratori il massimo sforzo per raggiungere grandi risultati. Esistono procedure per risolvere immediatamente i problemi e l’azienda investe tantissimo in sicurezza e formazione dei propri dipendenti.
L’inchiesta del “New York Times” delinea un quadro allarmante con lavoratori sfruttati ai limiti della dignità umana. Diversi sono stati gli scioperi promossi contro Amazon e le polemiche da parte di opinione pubblica e politica. Il dipendente rischia danni fisici e psicologici anche importanti. Jeff Bezos è dunque il principale responsabile di tale trattamento.