Nr. 144
Pubblicato il 08/05/2017

Armi, utilizzo per legittima difesa

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

La questione riguardante l'uso di armi per legittima difesa è una tema molto dibattuto nell'ambito della sicurezza nazionale. In particolare, si discute se la difesa personale vada sempre e comunque considerata legittima nei casi in cui viene invasa la proprietà privata o viene minata la sicurezza dei propri cari o se piuttosto i casi vadano distinti e valutati singolarmente dai giudici. Un altro argomento riguarda gli effetti sulla popolazione: legittimare sempre e comunque l'uso delle armi da fuoco per la difesa personale potrebbe incrementare l'accadimento di episodi violenti oppure incrementare il livello di sicurezza.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Riguardo l'uso di armi per legittima difesa, si discute se la difesa personale vada sempre considerata legittima nei casi d’ invasione della proprietà privata o di minaccia dei propri cari o se i casi vadano valutati singolarmente. Legittimare sempre l'uso delle armi da fuoco per difesa personale potrebbe incrementare l'accadimento di episodi violenti oppure incrementare il livello di sicurezza?
01 - Un’arma parifica il più debole con il più forte

L’arma da fuoco è lo strumento che parifica il più debole con il più forte.

02 - Legittimare ogni difesa personale e incentivare il possesso di armi per difendersi garantirebbe una maggiore sicurezza ai cittadini e scoraggerebbe i criminali

Il livello di insicurezza in generale è ingestibile dalle sole forze dell'ordine. Tutelare il cittadino nei casi di legittima difesa e favorirne l'accesso al porto d'armi non creerebbe nessuna corsa alle armi, ma garantirebbe un maggiore senso di sicurezza all'intera popolazione e scoraggerebbe tutte quelle azioni criminose che vanno a minare la proprietà privata e l'incolumità delle persone.

Considerare ogni difesa legittima e favorire l'accesso al porto d'armi avrebbe effetti ben peggiori di quelli auspicati: non solo più morti fra i criminali, ma anche tra gli aggrediti, in quanto gli assalitori passerebbero all'uso delle armi per primi, per timore di essere colpiti. Il modello americano dovrebbe essere un monito, così come il rischio che liti familiari possano sfociare in tragedia.

03 - La Legge deve tutelare il cittadino che usa armi per proteggersi, considerando legittima ogni sua difesa della proprietà privata e dei propri cari

Si deve cancellare il reato di eccesso di legittima difesa per tutelare i cittadini che difendono la proprietà, la propria incolumità e quella dei propri cari. È giusto conservare la proporzionalità tra minaccia e difesa, ma bisogna considerare che l’offeso agisce in condizione di stress in pochi secondi. La valutazione della proporzionalità non può dipendere dalla discrezionalità dei magistrati.

Il giudizio del magistrato è sempre necessario. La difesa non è sempre legittima e va punita nei casi in cui la reazione non è proporzionata al reato. Quest'ultimo, quello della proporzione tra minaccia e reazione, è un principio-caposaldo dello Stato di diritto. La soluzione non è nel dare maggiore “libertà” di difesa ai cittadini, ma rinforzare i corpi delle forze dell'ordine e la Magistratura.

 
01

Un’arma parifica il più debole con il più forte

FAVOREVOLE

L’arma da fuoco è lo strumento che parifica il più debole con il più forte.

CONTRARIO
 
02

Legittimare ogni difesa personale e incentivare il possesso di armi per difendersi garantirebbe una maggiore sicurezza ai cittadini e scoraggerebbe i criminali

FAVOREVOLE

La delinquenza è cambiata. A quella storica se ne è aggiunta una più violenta e spietata. Il livello di rapine e di insicurezza in generale è eccessivo e ingestibile da parte delle sole forze dell'ordine, dunque tutelare il cittadino nei casi di legittima difesa e favorirne l'accesso al porto d'armi a tale scopo non creerebbe nessuna corsa alle armi né situazioni da Far West ma anzi garantirebbe un maggiore senso di sicurezza all'intera popolazione e scoraggerebbe tutte quelle azioni criminose che vanno a minare la proprietà privata e l'incolumità delle persone. Nessuno, in Italia seguirà il modello americano della corsa alle armi. Bisogna solo permettere al cittadino di difendersi.

CONTRARIO

Considerare ogni difesa legittima e favorire l'accesso al porto d'armi ai cittadini avrebbe effetti ben peggiori di quelli auspicati: non solo più morti fra i criminali, ma anche tra gli aggrediti, in quanto gli assalitori passerebbero all'uso delle armi per primi, per timore di essere colpiti. È violenza politica fare leva sulle paure e sullo scontento della popolazione, generando un clima di tensione e incentivando la violenza e la corsa alle armi da fuoco. Il modello americano dovrebbe essere un monito: un paese in cui la cultura del possesso delle armi da fuoco ha prodotto più crimini e più violenza. Per non parlare del rischio che reati commessi in famiglia (come ad es. il femminicidio) o banali liti familiari o di condominio possano sfociare in tragedia.

 
03

La Legge deve tutelare il cittadino che usa armi per proteggersi, considerando legittima ogni sua difesa della proprietà privata e dei propri cari

FAVOREVOLE

La Legge deve favorire il possesso di armi da fuoco e cancellare il reato di eccesso di legittima difesa per andare incontro ai cittadini che difendono la proprietà privata, la propria incolumità e quella dei propri cari. Il domicilio, la proprietà privata, così come l'incolumità delle persone che vi abitano, rientrano nel principio del diritto naturale prima ancora della legittima difesa. È giusto conservare la proporzionalità tra minaccia e difesa, ma bisogna considerare che la maggior parte dei cittadini che si trovano costretti a dover fronteggiare una minaccia, non hanno alcuna esperienza né addestramento a riguardo, e devono reagire in situazioni di stress e in pochi secondi, senza la lucidità necessaria. Bisogna dunque partire dal presupposto che ci deve sempre essere una presunzione assoluta di legittima difesa. È inoltre impossibile che la valutazione rispetto a una difesa proporzionata o meno dipenda dalla discrezionalità dei magistrati, che sul tema possono avere sensibilità differenti. Non bisogna altresì criminalizzare il possesso di armi da fuoco: l'arma da fuoco è solo un oggetto, tutto dipende dall'uso che se ne fa, dalla volontà, dall'intelligenza e dalle intenzioni del proprietario.

CONTRARIO

È impossibile far corrispondere a ogni fatto una pena predeterminata, giacché sta al giudice valutare e discriminare caso per caso. Il giudizio del magistrato è sempre necessario e non si può prescindere da esso. La difesa non è sempre legittima, e va punita nei casi in cui la reazione non è proporzionata al reato. Quest'ultimo, quello della proporzione tra minaccia e reazione, è un principio-caposaldo dello Stato di diritto. La soluzione non è nel dare maggiore “libertà” di difesa ai cittadini (introducendo il principio secondo cui la difesa è sempre e comunque legittima, facilitando l'accesso al porto d'armi e incoraggiando il possesso di armi da fuoco) ma rinforzare i corpi delle forze dell'ordine e la Magistratura.

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