Nr. 176
Pubblicato il 19/02/2018

Biotestamento

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Il 14 dicembre 2017 è stata approvata dal Senato in via definitiva la legge sul biotestamento (legge 22 dicembre n. 219, Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), entrata in vigore il 31 gennaio 2018. La norma, che tocca i temi del consenso informato e del fine vita, si articola in sette punti e ha le finalità di garantire dignità ai malati terminali e diritto all’autodeterminazione.
I punti riguardano: consenso informato; nutrizione e idratazione artificiali; accanimento terapeutico, sedazione profonda e abbandono cure; responsabilità del medico; minori e incapaci; dichiarazione anticipata di trattamento; pianificazione condivisa delle cure.
Si è arrivati alla legge sul biotestamento dopo lunghe battaglie portate avanti principalmente dal Partito Radicale e dall’Associazione Luca Coscioni, che hanno cercato di indirizzare l’attenzione mediatica su singoli casi di pazienti affetti da malattie irreversibili e degenerative. Tra questi, i casi di Piergiorgio Welby, Eluana Englaro, Giovanni Nuvoli, Lucio Magri, Walter Pilidu, Fabiano Antoniani (Dj Fabo), Davide Trentini e Loris Bertocco hanno animato il dibattito sul fine vita in Italia, dando il loro contributo al cammino che ha portato all’approvazione della legge sul biotestamento.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Dopo lunghe battaglie portate avanti dal Partito Radicale e dall’Associazione Luca Coscioni, che hanno indirizzare l’attenzione mediatica su casi di pazienti affetti da malattie irreversibili e degenerative, il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge sul biotestamento, articolata in sette punti, le cui finalità sono garantire dignità ai malati terminali e il diritto all’autodeterminazione.
01 - La legge sul biotestamento ha colmato il vuoto legislativo sul fine vita

Marco Cappato ed Emma Bonino, da anni impegnati in battaglie per i diritti civili, si sono detti soddisfatti per l’approvazione della legge, considerata un primo passo in un cammino ancora lungo. La legge è passata grazie all’asse trasversale formata da Partito Democratico, Mdp-LeU e M5S. Il deputato Matteo Mantero del M5S è il primo firmatario della proposta di legge.

La legge sul biotestamento ha trovato la decisa opposizione della destra italiana. Contraria si è dichiarata Forza Italia, Lega, ma anche Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia. Infine, critiche sono arrivate dal mondo cattolico: Giuseppe Battimelli, vicepresidente dell'AMCI; Toni Brandi, presidente di ProVita Onlus; il vescovo Giovanni D’Ercole.

 
01

La legge sul biotestamento ha colmato il vuoto legislativo sul fine vita

FAVOREVOLE

I radicali Marco Cappato ed Emma Bonino, da anni impegnati nelle battaglie civili sui diritti dei malati terminali e sulle tematiche del fine vita, si sono detti soddisfatti per l’approvazione della legge sul biotestamento, considerata un primo importante passo in un cammino ancora lungo. La legge è passata grazie all’asse trasversale formata da Partito Democratico, Mdp-Liberi e uguali e Movimento 5 Stelle. Gentiloni e Renzi hanno commentato positivamente le votazioni al Senato attraverso twitter. “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato un articolo scritto da Nerina Dirindin, senatrice Mdp-LeU, che elogia la legge, difendendola dalle accuse dei suoi detrattori. Anche Roberto Speranza, portavoce del partito, si è espresso a favore della legge. Per il Movimento 5 Stelle, la senatrice Paola Taverna, intervenuta al Senato, ha affermato che la legge rappresenta una pagina di civiltà per il Paese, mentre il deputato Matteo Mantero, primo firmatario della proposta di legge, su “Radio Radicale”, ha parlato di “conquista”.

CONTRARIO

La legge sul biotestamento approvata dal Senato in via definitiva il 14 dicembre 2017 ha trovato la decisa opposizione della destra italiana. Contraria si è dichiarata Forza Italia: per Maurizio Gasparri la norma è paragonabile a un editto stalinista e introduce l’eutanasia, mentre per Giovanardi è pericolosa soprattutto per i minori. Anche Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, ha criticato la legge, definendola una pagina nera per il Parlamento italiano. Contraria inoltre la Lega Nord: Matteo Salvini ha affermato che la legge è l’anticamera per l’eutanasia e il deputato Alessandro Pagano ha promesso di abrogarla in caso di vittoria alle elezioni.
Infine, critiche sono arrivate dal mondo cattolico: Giuseppe Battimelli, vicepresidente dell'AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), ritiene alcuni punti della legge incostituzionali; Toni Brandi, presidente di ProVita Onlus ha parlato di legalizzazione dell’eutanasia; il vescovo Giovanni D’Ercole si è detto preoccupato per minori e diversamente abili.

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