Numerose posizioni sostengono che la cooperazione internazionale allo sviluppo debba oggi adeguarsi alle logiche del business adottando le nuove strategie che garantiscono di creare ricchezza e sconfiggere la povertà. Per attuare le prospettive di crescita nel Sud del mondo occorre infatti affidarsi ai principi del profitto rilanciando la cooperazione allo sviluppo. I prestiti forniti alle banche, in particolare, devono consentire un aumento degli investimenti nei Paesi poveri. L’efficacia di questi strumenti impiegati con criterio, consente infatti di aumentare i profitti e l’interesse nell’investimento.
Sebbene l’adozione del settore profit nella cooperazione sia una strategia ampiamente criticata nel dibattito pubblico, i successi condotti dalla BM e dal FMI in questo campo hanno saputo dimostrare l’efficacia del loro impiego nei Paesi poveri.
Le politiche comunitarie dell’Unione Europea si sono indirizzate nella creazione di un ambiente favorevole nel Sud del mondo per poter investire e permettere alle aziende occidentali di contribuire cosi allo sviluppo e dimostrare che il settore profit può essere ampiamente riconosciuto come un indispensabile soggetto per lo sviluppo.