Indipendenza del Kurdistan

Il destino del Kurdistan è stato, ed è ancora, in mano a potenze straniere

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Il destino politico del popolo curdo è stato storicamente condizionato dagli interessi di grandi potenze militari che non hanno avuto alcun riguardo per esso. Al termine della Grande Guerra, la ripartizione dello sconfitto Impero Ottomano, da attuarsi secondo il principio della nazionalità, prevedeva inizialmente (trattato di Sévres, 1920) l'istituzione di uno Stato curdo, oltre che di quello armeno. In seguito alla rivoluzione kemalista furono Francia, Impero Britannico e i “Giovani Turchi” ad escludere, con l'intesa di Losanna (1926), il Kurdistan dal novero delle nazioni indipendenti, ripartendone il territorio fra Stati a carattere marcatamente etnicizzato, come la Turchia, o creati arbitrariamente, come l'Iraq. Oggi un possibile sostegno all'indipendenza del Kurdistan da parte degli Stati Uniti d'America sarebbe subordinato alla ricerca di un vantaggio geopolitico contro Russia ed Iran: interrompere la continuità del “corridoio sciita” Teheran-Baghdad-Damasco potrebbe rappresentare una scelta strategica per gli USA guidati da Donald Trump, che dopo gli anni del progressivo disimpegno mediorientale dell'era Obama ha promesso un più deciso sostegno allo Stato di Israele.

 


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