La Nuova via della seta potenzierà l’export italiano

Movimento 5 Stelle favorevole al memorandum

Il premier Giuseppe Conte si è detto soddisfatto degli accordi raggiunti, poiché “fanno gli interessi dell’Italia”. “ L’attenzione economico-commerciale è pienamente legittima – ha dichiarato - Ed è giustificata proprio alla luce dei nostri interessi nazionali: possiamo potenziare il nostro export verso un mercato di enormi dimensioni. Come nelle collaborazioni con altri Paesi, il governo italiano opererà, anche nell’ambito della Belt and Road Initiative, un attento monitoraggio delle singole iniziative di collaborazione che saranno avviate a valle del Memorandum, per garantire che anch’esse siano promosse con attenzione alla difesa degli interessi nazionali, alla protezione delle infrastrutture strategiche, anche nel digitale, e prevenendo il trasferimento di tecnologie in settori sensibili. Il nostro approccio alla Belt and Road è tra i più lungimiranti ed efficaci che siano mai stati applicati in ambito europeo ” ( Cina, Conte: “Accordo ‘Via della Seta’ fa i nostri interessi, potenzia export italiano e non crea vincoli giuridici” , “Il Fatto Quotidiano”, 19 marzo 2019).

Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi (M5s) si è espresso positivamente sull’adesione dell’Italia alla Nuova via della seta: “ la mia comprensione è che si sia trovato un punto di equilibrio. Penso che dobbiamo essere molto pragmatici e molto concreti: la Cina è un mercato importantissimo anche per i nostri prodotti, quindi è importante per un Paese come l'Italia, a vocazione esportatrice di prodotti di qualità competitivi sui mercati mondiali, avere accesso ampio a un mercato così importante ” ( Cosa hanno detto Salvini e Di Maio sulla Nuova via della seta , “Lettera 43”, 14 marzo 2019).

Il giorno della firma del memorandum è intervenuto il ministro del Lavoro Luigi Di Maio: “ Oggi vince il Made in Italy, con la Belt and Road Initiative l'Italia ha deciso di essere più sovrana. Non è un'intesa politica con la Cina ma un'opportunità commerciale, gli Usa restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale. Questo è uno scatto in avanti dell'Italia, un cambio di passo verso il futuro. È un memorandum che permetterà alle nostre imprese di esportare più Made in Italy nel mondo e quindi anche in Cina. E questa è una buona occasione per la nostra economia e le nostre aziende ” (Italia-Cina, il memorandum passa. Conte: "Accordo non vincolante". Di Maio: "Si firma" , “Il Messaggero”, 15 marzo).

Tria: “confusione sull’accordo”

È intervenuto sulla questione il ministro dell’Economia Giovanni Tria: “ Si sta facendo credo una gran confusione su questo accordo, che non è un accordo, è un Memorandum of understanding. Si ribadiscono i principi di cooperazione economico e commerciali presenti in tutti i documenti europei, nessuna regola commerciale ed economica viene cambiata. Credo che si stia facendo un po’ una tempesta in un bicchier d’acqua. Detto questo credo che bisogna tranquillizzare e tenere conto di alcune preoccupazioni ma credo si sia creata un po’ di confusione su questa cosa ” ( Tria e i timori della Ue: "La nuova via della Seta? Una tempesta in un bicchier d’acqua" , “Corriere della Sera”, 12 marzo 2019).

Partito Democratico contrario agli accordi

Alessia Mosca, eurodeputata del Partito Democratico, ha espresso perplessità in merito alle nuove relazioni Italia-Cina: “Sono molto preoccupata. Non perché non si debbano avere relazioni con la Cina, è ovvio che la Cina sia un partner con cui si debba dialogare, ma lo si deve fare insieme, congiuntamente come Unione europea. Noi possiamo avere un tavolo negoziale equo e alla pari solo se siamo tutti insieme. Altrimenti, con i singoli paesi la Cina ha gioco di poter imporre la sua volontà su tutto perché può schiacciare i singoli paesi e questa strategia del ’Divide et impera’ è contro gli interessi degli italiani e degli europei” ( Via della Seta, l’eurodeputata Pd: “La Cina può schiacciare i singoli Paesi” , “La Stampa”, 13 marzo 2019).

Enrico Letta, esponente del Partito Democratico, commenta negativamente le scelte del governo M5s-Lega sugli accordi con la Cina: “La Cina e gli Stati Uniti hanno una caratteristica comune principale: sono le due nuove superpotenze del mondo – spiega Letta - E per trattarci c'è un’unica possibilità, ovvero di farlo tutti insieme come europei. Penso che stia emergendo una nuova guerra fredda economica tra Stati Uniti e Cina, e basta leggere il discorso pronunciato dal vicepresidente americano a Miami lo scorso autunno, nel quale teorizza questo nuovo conflitto. La cosa che a me spaventa è la superficialità con la quale il Governo si sta muovendo su questi temi, senza rendersi conto che la debolezza economica e politica dell’Italia la rendono una preda facilissima” ( Via della Seta, Letta: “Mi spaventa la superficialità del governo, metto sullo stesso piano la Cina e gli Usa di Trump , “La 7”, 15 marzo 2019).

Ettore Rosato ha invece definito inutile il memorandum tra Italia e Cina, visto che “ci sono già importanti rapporti commerciali” tra i due Paesi: “Distinguiamo le questioni – ha dichiarato a “Omnibus” su La7 – Da una parte c’è il rapporto con la Cina, che è un nostro partner commerciale e imprenditoriale; dall’altra la politica. A mio avviso il memorandum firmato non serve a nulla, non ha un senso pratico e non vincola a nulla. È un atto che non era necessario. Ha solo un valore simbolico” ( Memorandum Italia/Cina, Rosato (PD): “Atto inutile e non necessario, già ci sono importanti rapporti commerciali” , “La 7”, 13 marzo 2019).

Le perplessità della Lega: prudenza ma nessun pregiudizio

“Voglio controllare chi viene a investire in Italia, su cosa viene a investire e che non siano settori strategici – ha dichiarato il ministro degli Interni Matteo Salvini pochi giorni prima della firma - Voglio controllare settori strategici per la sicurezza nazionale. Le chiavi di casa le devono possedere gli italiani”.
Anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha parlato della Nuova via della seta, distinguendo tra "i memorandum che non hanno valore giuridico vincolante e gli accordi". “Su questi ultimi - ha spiegato Giogetti a margine della sua visita a MadeExpo, a Rho - ci vuole particolare attenzione in particolare nel settore delle telecomunicazioni, delle infrastrutture, quelle che impattano sulla sicurezza. Siamo concentrati su questo per fare l'interesse dell'economia italiana, naturalmente in collaborazione con la Cina ma senza mettere in discussione quelli che sono i principi della sicurezza nazionale” ( Via della Seta, Salvini: "Le chiavi di casa agli italiani". E Di Maio: "La posizione della Lega è schiacciata" , “La Repubblica”, 16 marzo 2019).

Berlusconi: “opportunità ma prevalgono i rischi”

Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ha idee ben chiare e considera la Nuova via della seta “un progetto egemonico sulla nostra economia, è in atto un’offensiva sul piano commerciale ed economico”. “La Cina fa intravedere con chiarezza che la sua vuole essere una sfida sul piano politico, e anche militare - ha dichiarato ai microfoni di “Mattino 5” - È certamente una opportunità, ma nel complesso prevalgono i rischi. La Cina sta portando avanti un progetto egemonico da anni, con molta determinazione. Si confrontano due filosofie del mondo contrapposte: la nostra filosofia liberale e quella totalitaria. La Nuova via della seta cinese è un progetto egemonico commerciale, ma che ne lascia intravedere uno anche politico e militare” (Luca Romano, Via della Seta, il monito di Berlusconi: "Cina? Rischio progetto egemonico" , “Il Giornale”, 13 marzo 2019).