Tetto al contante

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - L’innalzamento del limite all’uso del contante è un regalo agli evasori fiscali

L’accusa mossa al governo, da parte di chi è contrario all’inserimento nella Legge di Stabilità della norma sulla circolazione del contante, è quella di frenare la lotta all’evasione fiscale, rendendo meno tracciabili i pagamenti. Gli oppositori sostengono che i tremila euro non servono a riempire il carrello della spesa, ma agevolano le operazioni non controllabili dagli organi preposti.

In risposta alle critiche mosse dagli oppositori, i rappresentanti del governo smentiscono le voci su una possibile interferenza tra l’uso della cartamoneta e la realizzazione di condotte illecite di riciclaggio e di evasione fiscale. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: “Non esiste correlazione, a mia conoscenza, tra il livello del limite e il grado di estensione dell’economia sommersa”.

02 - Il tetto al contante uccide il mercato

C’è chi di fronte alla scelta governativa di innalzare la soglia di utilizzo del denaro contante ha scritto: “I dati sui cambiamenti nelle abitudini di pagamento delle famiglie italiane indicano che il tetto al contante è una misura inutile”. Dunque, la permanenza della norma sulla circolazione del contante non comporta nessun effetto positivo sulla crescita dei consumi.

Il provvedimento sulla circolazione del contante assolve all’ “esigenza di garantire una maggiore fluidità nelle transazioni effettuate quotidianamente per il soddisfacimento di bisogni di stretto consumo”. Ne è convinto anche Maurizio Lupi, che afferma: “Questa è una misura che riteniamo fondamentale per contribuire a incentivare i consumi e favorire così la crescita e la ripresa”.

03 - Il governo Conte II e il nuovo limite all’uso del contante