Ritorno al nucleare

Gli organi d’informazione nascondono ai cittadini le verità scientifiche sulla sicurezza e la convenienza del nucleare civile

Tesi favorevole

Sabino Gallo , - Ingegnere specializzato in Reattori Nucleari

Gli italiani hanno il diritto di conoscere le argomentazioni scientifiche e tecnologiche che permettono di definire come sicure le centrali nucleari civili operative, le moderne centrali in costruzione e quelle programmate dai più grandi paesi del mondo. Un diritto e una necessità, perché possano decidere consapevolmente se rinunciare o meno a una fonte energetica che, in un mix energetico evolutivo e razionale, è sicuramente la più economica e che, con prevedibile certezza, sarà imprescindibile per assicurare un futuro energetico all’umanità, attenuando anche i contrasti politici ed economici legati alle fonti fossili. E’ utile ricordare che il “referendum nucleare” italiano del 2011 fu organizzato dopo il terremoto e lo “tsunami” di imprevedibile intensità , che devastarono l’intera regione di Fukushima, e che colpirono anche la centrale nucleare del luogo. Ma il referendum non era accompagnato da una veritiera informazione distintiva sugli effetti che questi due fenomeni provocarono. E il voto dei cittadini fu orientato dalla paura, quale “unica risorsa emotiva”. Ciò impose, almeno temporaneamente, la rinuncia al “nucleare”, con gravi conseguenze per il nostro paese.

 


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