Circa 3 milioni di italiani sono a rischio ludopatia, una vera e propria “tossicodipendenza psicologica” (cit. Jacopo Fo), che danneggia in primo luogo il giocatore stesso, la sua famiglia e il suo patrimonio, e in secondo luogo l’economia reale per la riduzione della capacità di spesa dei giocatori. Inoltre, la maggiore regolamentazione statale non ha impedito l’infiltrazione di business criminali nel settore dell’azzardo. Quindi, impedire la pubblicità del gioco d’azzardo altro non è che una battaglia di civiltà.
Gloria Gattoni, 10 ottobre 2018