Gerusalemme capitale d'Israele

La decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele è controproducente per il processo di pace

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PRO\VERSI

Contro le dichiarazioni di Donald Trump, che ha riconosciuto Gerusalemme capitale d’Israele e avviato le procedure per il trasferimento dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv, si sono schierati in primo luogo i leader palestinesi. Forte opposizione è arrivata, infatti, dal presidente palestinese Abu Mazen e dai rappresentanti dell’OLP. Minacce dirette, invece, sono state quelle del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che ha chiamato il popolo palestinese a una nuova Intifada contro Israele. I paesi musulmani dell’OIC (Organizzazione della Cooperazione Islamica), riunitisi d’urgenza a Istanbul e guidati dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, hanno dichiarato Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina, in risposta alle dichiarazioni di Donald Trump. Anche dall’Europa non sono tardate le critiche: Macron, May e Merkel si sono detti fortemente contrari alle scelte del presidente americano, così come il segretario generale dell’ONU, Antonio Gutierres, oppositore di qualunque soluzione unilaterale nella questione israelo-palestinese. Infine, papa Francesco si è detto preoccupato per le conseguenze che le parole di Trump potrebbero avere sui negoziati di pace.


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