Il Rosatellum bis garantisce governabilità

Formigoni: Rosetellum e governabilità

Convinto della governabilità che il Rosatellum può dare all’Italia è Roberto Formigoni, senatore di Alternativa Popolare (AP). Intervistato in merito, il senatore ha risposto alle accuse delle opposizioni (M5S e Mdp) riguardo la fiducia del governo: "Certamente il gesto di porre la fiducia non è elegante, ma è perfettamente costituzionale e democratico. Non c’è nessuna legge che vieti di votare la fiducia, tant’è vero che il Quirinale non ha sollevato obiezioni. Siamo in una situazione drammaticamente difficile in cui la priorità deve essere data ai risultati”. Successivamente, ha spiegato il punto di forza della nuova legge che, a suo avviso, risiede nella possibilità di creare coalizioni: “Superare la frammentazione politica e favorire le coalizioni fra partiti” è la novità cardine del Rosatellum bis, che uniformando le modalità di elezione delle due Camere, consegnerà una governabilità certa al Paese. Inoltre, per Formigoni il nuovo sistema elettorale darà “luogo a maggioranze simili o identiche e quindi favorirà l’omogeneità. Questo sistema garantirà così la governabilità, a differenza di un sistema puramente proporzionale che invece porta a stringere alleanze dopo il voto, con il rischio di non avere nessuna maggioranza” (Francesca Parodi, Rosatellum. Formigoni: “Questo sistema garantirà la governabilità”, “Tempi”, 12 ottobre 2017).

Parrini (Pd) e Pagliari (Pd): Rosatellum legge omogenea

Il deputato PD Dario Parrini, durante la puntata di “Omnibus” su La7 del 13 ottobre, ha commentato positivamente l’approvazione del Rosatellum bis alla Camera. Per Parrini, infatti, dopo tanti anni l’Italia avrà una legislazione omogenea per l’elezione di Camera e Senato, che certamente conferirà governabilità al Paese: “Siamo contenti di aver fatto il primo passo per dare al Paese una legge elettorale omogenea per le due Camere – ha dichiarato il politico – E di aver, in un certo senso, risposto all’appello più volte lanciato dal nostro presidente della Repubblica, affinché non si andasse a votare con una legge non scritta dal Parlamento, ma frutto di amputazioni fatte con due sentenze successive dalla Corte Costituzionale”. Secondo Parrini, il Rosatellum bis è una legge “che migliora molto il meccanismo di selezione degli eletti e che rafforza il collegamento tra eletti ed elettori, grazie ai collegi uninominali e alle liste corte e visibili sulla scheda”. Infine, Parrini afferma che il nuovo sistema elettorale, grazie al meccanismo della quota maggioritaria, “garantisce governabilità” (Rosatellum, Parrini (PD): primo passo per dare al pase una legge omogenea, “la7.it”, 13 ottobre 2017).

Anche Giorgio Pagliari, senatore e capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Costituzionali, ha fiducia nel Rosatellum bis, sicuro che conferirà piena governabilità: “Il Rosatellum ha un presupposto fondamentale nella sentenza della Corte Costituzionale 35 del 2017, che ricorda come i sistemi elettorali adottati per le due camere, seppure differenti, non devono ostacolare il funzionamento del governo parlamentare – scrive sul sito “senatoripd.it” - Qualcuno crede che con il Legalicum o il Consultellum si darebbe al Paese la possibilità di scegliere maggioranze stabili e omogenee? Noi crediamo di no ed è anche per questo che sosteniamo il Rosatellum, anche se avremmo preferito una legge più maggioritaria”. Pagliari, nello stesso articolo, difende la nuova legge dalle principali accuse degli oppositori: “Il Rosatellum viene accusato di essere incostituzionale perché non assicurerebbe né la rappresentanza, né la governabilità. E’ un esempio di benaltrismo: è sempre meglio qualcos’altro, a patto di non arrivare ad un risultato. Viene accusato di violare l’articolo 48 della Costituzione, il cui rispetto è legato ad una disciplina chiara dell’effetto del voto, in questo caso ampiamente prevista. Sulle soglie e la loro costituzionalità si è detto tutto e il contrario, ma è vero che la soglia dell’1 per cento garantisce in modo democratico che non vada disperso il voto che non raggiunge le altre soglie. Rimane la questione relativa alla previsione di coalizioni di liste, non di coalizioni programmatiche. Anche questa è una scelta rimessa all’autonomia del legislatore, che non confligge con la Costituzione” (Pagliari, Sì a Rosatellum, garantisce governabilità, “senatoripd.it”, 24 ottobre 2017).

Alessandro De Sanctis, 14 novembre 2017

Dalle simulazioni la governabilità con il Rosatellum sembra lontana

Secondo le simulazioni dell’Istituto Carlo Cattaneo e dell’Istituto Tecnè, andando al voto con il sistema elettorale previsto dal Rosatellum bis, la governabilità rimarrebbe lontana. La prima ricerca, commissionata da “Open Gate Italia”, è riportata su “La Repubblica” dalla giornalista Patrizia Baldino, con il supporto infografico di Paola Cipriani. La Baldino riassume le conclusioni dell’Istituto Cattaneo, affermando che con il Rosatellum bis nessun partito o coalizione otterrebbe la maggioranza assoluta la sera stessa delle elezioni. Le simulazioni, fatte dai ricercatori Marco Valbruzzi e Rinaldo Vignati, basate sulla distribuzione dei flussi elettorali delle ultime elezioni, evidenziano inoltre una crescita del PD, che guadagnerebbe 20 seggi rispetto alle elezioni del 2013, a discapito del Movimento 5 Stelle, che ne perderebbe 24 (Patrizia Baldino e Paola Cipriani, Rosatellum, la simulazione: Pd guadagna, M5s perde rispetto all’Italicum. Ma la governabilità rimane lontana, “La Repubblica”, 18 ottobre 2017).
Anche lo studio dell’Istituto Tecnè per “Tgcom24” giunge alla stessa conclusione: il Rosatellum bis non garantirà la maggioranza. Secondo la simulazione, infatti, se si andasse a votare ora, con la nuova legge elettorale, nessuno schieramento riuscirebbe a raggiungere la soglia dei 316 seggi alla Camera. Tutte le possibili alleanze risulterebbero vane: l’asse Partito Democratico-Alternativa Popolare non supererebbe i 174 seggi, mentre il Movimento 5 Stelle arriverebbe a 169. Stesso discorso nel caso di una coalizione del centrodestra con Alternativa Popolare contro un centrosinistra unito, che si fermerebbero rispettivamente a 261 e 228 deputati (Sondaggio Tecnè: “Il Rosatellum bis non garantisce la maggioranza”, “Tgcom24”, 28 settembre 2017).

Ghisleri: “niente maggioranza con il Rosatellum”

Anche per Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, con il Rosatellum bis non si raggiungerà una maggioranza per formare il governo: “Con questa legge, così come è stata presentata, oggi non ci sarebbe una maggioranza – spiega la sondaggista a “Omnibus” – Anche perché l’alternanza è possibile nel momento in cui abbiamo due fazioni che si contrappongono. Nel momento in cui ne abbiamo tre, l’alternanza dovrà essere fatta da coalizioni differenti […] Un’alternanza dettata dalle regole. E quelli che sono i numeri dei sondaggi e dell’andamento delle situazioni attuali, senza le liste civetta e i nuovi partiti, le nuove sigle che potrebbero arricchire il panorama politico, non c’è nessuna coalizione e nessun partito in grado di superare la maggioranza dei seggi alla Camera e al Senato” (Rosatellum, Ghisleri: Ad oggi non ci sarebbe una maggioranza, “la7.it”, 16 ottobre 2017).

Né rappresentanza né governabilità

Alessandro Gilioli, giornalista e curatore del blog “Piovono Rane” per “L’Espresso”, ha espresso i propri dubbi riguardo il Rosatellum bis in un articolo pubblicato il 13 ottobre. Secondo Gilioli, una buona legge elettorale dovrebbe tendere a due fini: garantire la maggiore rappresentatività possibile e facilitare la formazione del nuovo governo. Tuttavia, sembra che il Rosatellum bis li abbia persi di vista entrambi. Per il giornalista, l’elezione dei singoli parlamentari avverrà per nomina, le coalizioni saranno favorite nell’assegnazione dei seggi, e la governabilità risulterà impossibile. Passa quindi ad analizzare i possibili scenari, giungendo alla conclusione che anche un’alleanza per formare il governo tra Partito Democratico e Forza Italia rischierebbe di non arrivare ad una maggioranza solida (Alessandro Gilioli, I postumi del Rosatellum, “L’Espresso”, 13 ottobre 2017).