Senza i lavoratori immigrati, l’Europa perderebbe 30 milioni di lavoratori, con gravi ricadute sulla produttività e sul sistema economico. In Italia, l’immigrazione produce effetti positivi sia sul PIL che sulla spesa pubblica, dato che gli immigrati hanno tassi di occupazione maggiori rispetto ai locali e pochissimi di essi sono pensionati. Sempre più pensioni italiane si basano sui contributi previdenziali degli stranieri e solo un incremento ulteriore dell’immigrazione, accompagnato da politiche di integrazione e di inclusione, consentirebbe la piena sostenibilità del welfare.