Indipendenza del Kurdistan

Erdogan cerca in Turchia lo scontro violento con i curdi per ragioni di consenso politico interno

Tesi favorevole

PRO\VERSI

L'ascesa al potere, in Turchia, del movimento filo-confessionale Giustizia e Sviluppo (AKP), legato a livello internazionale all'Islam politico della Fratellanza Musulmana, ha dovuto misurarsi con la forza dell'esercito, posto dalla Costituzione a difesa della laicità della Repubblica.
Per ottenerne l'appoggio, Erdogan non ha esitato ad entrare in aperto conflitto con la sinistra e con i movimenti che vedono con occhio favorevole una pacificazione con la minoranza curda. In questo modo, il “Sultano” ha nello stesso tempo garantito – inaugurando una nuova stagione di “stato emergenziale” nel Sud-Est del Paese – che i militari mantenessero intatto il loro potere, e strizzato l'occhio all'opinione pubblica nazionalista, che vede come fumo negli occhi ogni riconoscimento di diritti civili ai curdi, nel timore che possano essere il preludio al ritorno di rivendicazioni separatiste e una minaccia all'unità nazionale. L'alleanza politica con il Partito per il Movimento Nazionalista (MHP) aprirà così la strada per la modifica della Costituzione in senso presidenzialista, da sempre obiettivo dell'AKP.


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