La Buona Scuola

Il bonus merito docenti è attribuito in base a criteri non definibili oggettivamente

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PRO\VERSI

La principale obiezione sul bonus merito dei docenti riguarda i criteri da utilizzare per la valutazione, tra i quali: la qualità dell’insegnamento, il successo formativo e scolastico degli studenti, le innovazioni didattiche e le responsabilità assunte. Trattandosi di una pluralità di fattori, si delega al comitato di valutazione la scelta di cosa debba intendersi per “merito”, con la conseguente possibilità di discrezionalità della selezione, nonché di comportamenti di docenti che influenzano negativamente la fase valutativa con condotte scorrette nei confronti dei colleghi. In alcune scuole è stato inserito tra i criteri di scelta per potere accedere al bonus un limite massimo di assenze, a qualsiasi titolo queste siano dovute. Il criterio è discriminatorio anche sotto il profilo della tutela della parità di genere, poiché penalizza maggiormente le docenti assenti per maternità.

In generale, è criticata l’idea di attribuire un premio legato alla capacità di insegnamento che è strettamente collegata alla relazione soggettiva docente-alunno e sulla quale incidono valori non quantificabili.


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