Sostenibilità economica dei prodotti biologici

L’agricoltura biologica è ampiamente sostenuta e in continuo aumento. Nonostante il successo di tale sistema colturale, le implicazioni economiche relative alla produttività, ai costi di produzione, al profitto e ai prezzi dei prodotti biologici sono ancora oggetto di dibattito.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - La produttività del biologico è competitiva rispetto a quella dell’agricoltura convenzionale

Uno studio dell’Università di Berkeley ha stimato un differenziale di produttività tra biologico e convenzionale del 19,2% a favore di quest’ultimo. La multicoltura e la rotazione colturale possono ridurre il differenziale di resa fino al 9-8%. Secondo BioReport2012, L’agricoltura biologica in Italia può essere un’alternativa al sistema convenzionale, con una produzione lorda vendibile superiore.

La produttività dell’agricoltura biologica è inferiore rispetto a quella dell’agricoltura convenzionale. Il differenziale di resa dipende da fattori contestuali e da sistemi di agricoltura impiegati. Comparando la produzione di latte negli allevamenti bovini biologici e convenzionali del Vermont e del Minnesota, si è stimato un differenziale di produzione pari all’80%.

02 - Il prezzo dei prodotti biologici non è comparabile a quello dei prodotti da agricoltura convenzionale

Il prezzo dei prodotti biologici è elevato rispetto a quelli convenzionali. Si può risparmiare ricorrendo a gruppi di acquisto e ai mercatini a chilometro zero. La maggiore presenza dei prodotti bio nella grande distribuzione e il moltiplicarsi di fiere e mercati locali permette di ridurre la lunghezza della filiera, evitando rincari fino al 400%.

Come dimostrano diversi studi, il prezzo dei prodotti bio non è comparabile con quello dei prodotti convenzionali. L’associazione dei Altroconsumo ha rilevato che acquistando un paniere di prodotti bio e il medesimo paniere di prodotti convenzionali le differenze di prezzo variano dal 13% a quasi il 200% in più. Inoltre, i costi elevati dei prodotti bio alimentano il malaffare e le truffe.

03 - Il costo di produzione dei prodotti biologici è inferiore a quello da agricoltura convenzionale

I costi di produzione dei prodotti bio sono mediamente inferiori rispetto a quelli convenzionali. Le fattorie biologiche spendono meno in foraggi e mangimi rispetto a quelle tradizionali e le migliori performance sono dovute al contenimento dei costi correnti: mezzi tecnici, servizi prestati da terzi e altre spese dirette.

Il biologico richiede più cura, più manutenzione, i fertilizzanti e le tecniche contro le infestanti sono più costosi, con un relativo aumento dei costi. Studi hanno rilevato che nella produzione di polli c’è un gap di costo di circa due euro a capo e di un euro al chilo e una comparazione dei costi di produzione del latte bio e non stima un differenziale di circa tredici euro per quintale.

04 - I margini di profitto relativi ai prodotti biologici sono inferiori rispetto a quelli non biologici e, dunque, non remunerativi per i produttori

I profitti dell’allevamento e dell’agricoltura bio sono superiori a quelli convenzionali. I prodotto bio rendono di più e garantiscono maggior reddito per i coltivatori, perché questi non sostengono i costi per prodotti chimici e per le royalties pagate per l’utilizzo dei semi transgenici, richiesti dalle tecniche industriali.

I profitti delle aziende agricole e zootecniche bio sono inferiori da quelli delle aziende convenzionali. Per il latte, il prezzo medio è sui 43-44 euro/100 kg, contro i 41 del latte convenzionale che, sommati ai ricavi della vendita della carne e ai 4,5 euro di contributi Ue, danno un totale di 56,5 euro/100 kg di latte prodotto. Ciò non permette di coprire i costi sostenuti dall’allevatore.

05 - I prodotti biologici resistono alla crisi

L’agricoltura bio è un settore anticiclico che resiste alle crisi. La sua espansione non subisce arresti dal 2005. Gli italiani sembrano aver acquisito una maggiore propensione all’acquisto di prodotti bio, che rappresentano il 2% del carrello “food”. Le pratiche agricole, inoltre, necessitano di una maggiore manodopera, determinando una crescita degli addetti nel settore.