Ruolo svolto dalla Russia negli equilibri europei e mondiali

La politica di Putin mira a ricollocare la Russia tra le grandi potenze. Restano, però, punti di disaccordo con l’Occidente: il ricorso continuo al veto nel Consiglio di Sicurezza Onu; il rispetto dei diritti umani; l’intervento illegittimo e l’espansione in paesi sovrani; la politica energetica. Ma vi è chi supporta tale politica, considerandola un esempio di risposta al quadro politico mondiale.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il sistema politico della Russia di Vladimir Putin presenta un elevato deficit di democrazia

Diversi sondaggi dimostrano che i russi appoggiano il governo di Putin. Il suo consenso è più che raddoppiato negli ultimi anni. Grazie al supporto di partiti di estrema destra, Mosca si è guadagnata consensi anche all’estero. Anche una certa sinistra radicale sostiene Putin, poiché, dopo il crollo dell’URSS, continua a vedere nella Russia un’alternativa all’imperialismo statunitense.

Da più parti si denuncia il mancato del rispetto dei diritti umani in Russia. Agli occhi di alcuni giornalisti dissidenti Putin è un despota. Il politico e campione di scacchi Garri Kasparov si è appellato all’Occidente affinché fermi Putin. Le ambigue circostanze dell’omicidio del dissidente politico Boris Nemtsov nel 2015 hanno contribuito a innalzare le accuse di mancanza di democrazia.

02 - L’Unione Economica Euroasiatica è un tentativo di Mosca di esercitare la propria influenza sulle repubbliche confinanti e arginare quella dell’Occidente

L’Unione Euroasiatica nasce con l’obiettivo di creare un mercato interno in cooperazione con gli Stati che ne fanno parte. Questa consentirà di sviluppare nuovi rapporti commerciali anche con l’estero e offrirà opportunità anche alle imprese italiane, creando un mercato per le esportazioni. Tale unione mira a dare vita a un sistema economico alternativo a quello imposto da Washington.

Con l’Unione Economica Euroasiatica la Russia tenta di impedire che alcuni Stati stringano rapporti con l’Occidente, tra cui l’Armenia, per anni in bilico tra Russia ed Europa e la cui partecipazione all’Unione è stata pressoché obbligata. La Russia ha rilanciato l’Unione per esercitare la propria influenza nelle repubbliche ex sovietiche e in alcune regioni dell’Asia.

03 - Il ricorso alle sanzioni economiche contro la Russia è la giusta risposta per dissuadere Mosca dall’intervento nella crisi ucraina

Le strategie messe in campo da Putin e gli accordi presi con i Paesi neutrali al tema delle sanzioni rischiano di rafforzare la Russia.

Dopo l’inasprimento delle sanzioni conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022, l’economia russa ha sofferto, al contrario di quella italiana e degli altri Paesi europei.

04 - La partecipazione della Russia all’organizzazione mondiale del commercio contribuisce alla “creazione di un ambiente competitivo internazionale più stabile”

La Russia, con l’adesione all’Organizzazione Internazionale del Commercio (WTO) ha ottenuto una crescita economica interna dovuta agli investimenti stranieri, grazie alla negoziazione delle tariffe doganali. Il WTO le ha fornito nuovi strumenti di espansione. L’adesione della Russia al WTO, inoltre, impedisce che essa formi un’unione di Stati con modelli economici alternativi a quello occidentale.

L’adesione della Russia all’Organizzazione Internazionale del Commercio (WTO) ha suscitato dubbi da parte di Mosca, come dimostra il lungo processo di adesione, conclusosi nel 2012. Il Cremlino si dichiara insoddisfatto delle linee guida imposte nell’organizzazione e della scarsa definizione dei ruoli da svolgere. La sua appartenenza alla WTO non ha dato i frutti tanto attesi dal suo leader.

05 - Il continuo ricorso di Mosca al diritto di veto alle risoluzioni Onu ha portato a un isolamento della Russia dalla comunità internazionale

La Russia difende il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in quanto soluzione diplomatica delle crisi internazionali. Mosca ritiene che spesso le risoluzioni Onu siano interpretate arbitrariamente da alcuni paesi membri. La non ingerenza nella sovranità di altre Nazioni le ha fatto guadagnare il rispetto dei paesi in cui le risoluzioni non sono state applicate grazie al suo veto.

Nel 2022 la Russia torna ad abusare del diritto di veto per evitare che l’ONU “bocci” il referendum farlocco con cui Putin giustifica l’annessione di alcuni territori ucraini.

06 - La Russia di Putin interviene militarmente in Siria per combattere contro l'Isis

L'obiettivo dell'intervento russo in Siria è di combattere lo Stato Islamico, colpendo le sue fonti di finanziamento e di armamento. L'intervento russo in Siria in funzione anti-Isis, è appoggiato dalla Francia. Il presidente Hollande ritiene indispensabile l'aiuto della Russia negli attacchi al Califfato. Putin e Holland mirano a colpire in Siria soltanto obiettivi collegati allo Stato Islamico.

L'obiettivo di Putin in Siria non è quello di combattere l'Isis, ma di difendere il regime di Assad per tutelare i suoi interessi. La Turchia ha accusato il Cremlino di voler eliminare l'influenza turcomanna nel nord della Siria: solo una minima parte dei raid sono stati diretti contro l'Isis. John Kerry ha riferito che il suo obiettivo rimane quello di garantire la stabilità del regime di Assad.

07 - L'invasione dell’Ucraina da parte di Putin è totalmente ingiustificata

La recente invasione in Ucraina è una reazione fisiologica e inevitabile alla costante avanzata della Nato dal Dopoguerra a oggi verso Est, fino a ridosso dei confini russi.

La vera causa dell’invasione sta nel fatto che Putin è da sempre contrario al desiderio dell’Ucraina di entrare a far parte della NATO e, in generale, di avvicinarsi all'influenza statunitense e occidentale.

08 - Putin non ha alcuna intenzione di sedersi al tavolo dei negoziati

La Russia ha sempre dichiarato la sua piena disponibilità a negoziare, ma il presidente ucraino Zelensky ha firmato un decreto che dice che l’Ucraina non condurrà negoziati col Presidente Putin.

La Russia non ha finora offerto nessun negoziato ed è evidente che non è intenzionata a offrirne alcuno.