Expo 2015

L'Expo di Milano ha scatenato un grande dibattito tra coloro che vedono in questa manifestazione un'opportunità per l'economia e il turismo italiani e gli scettici, che, invece, dubitano degli effettivi vantaggi che può portare.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Dal punto di vista infrastrutturale, dato il numero di importanti costruzioni e opere realizzate, Expo 2015 lascerà una grande eredità a Milano e all’Italia

Expo 2015 funge da catalizzatore per il rinnovamento urbanistico, con la realizzazione di nuove linee metropolitane, strade e ferrovie e con la costruzione di strutture ricettive. Secondo lo studio del CERTeT, la spesa per la realizzazione delle infrastrutture di Expo 2015 è di 19 miliardi di euro con un’attivazione indiretta di oltre 52 miliardi e un valore aggiunto di 21 miliardi e mezzo.

Le infrastrutture rispecchiano una gestione errata delle risorse. L’Expo rimarrà inutilizzato in una zona isolata da Milano. Le opere che potevano avere una ricaduta positiva, come l’adeguamento dei trasporti e la bonifica di alcune aree, non sono state realizzate. Il rischio è di ripetere ciò che è accaduto con le olimpiadi di Torino, dove la metà delle infrastrutture sono inutilizzate.

02 - Expo 2015 farà riscontrare risultati positivi in termini di costi-benefici grazie al grande aumento della produzione aggiuntiva nel periodo 2011-2020

Secondo lo studio del CERTeT, lo svolgimento di Expo 2015 avrà una ricaduta significativa sull’economia nazionale anche dopo la conclusione della manifestazione, per l’aumentata attrattività turistica, la maggiore offerta infrastrutturale e la creazione di circa 200mila nuovi posti di lavoro.

Il quadro dei costi per Expo 2015 non è chiaro. La previsione da parte di Expo 2015 S.p.A. di ripagare gran parte dei soldi pubblici spesi con la vendita dei biglietti non tiene conto delle tante variazioni sull’importo dei biglietti (agevolazioni, tariffe ridotte, sconti). L’impressione è che si voglia presentare il bilancio come positivo e non come ingente spesa di denaro pubblico.

03 - Expo 2015 si svolge in un contesto di scarsa sicurezza, la criminalità organizzata ne minaccia la gestione

Expo 2015 S.p.A. ha approvato il piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza di Expo, che dà seguito alle previsioni della legge anticorruzione. Le opere e i servizi per la manifestazione sono stati realizzati anche grazie al controllo sugli appalti. C’è stato un rafforzamento dei sistemi di vigilanza e la creazione di una white list di aziende, imprese, collaudatori e commissari.

Nonostante l’introduzione delle interdittive, che hanno ostacolato corruzione e criminalità, le barriere anticorruzione per l’Expo sono risultate scarse e inefficaci, come provano le intercettazioni telefoniche di boss mafiosi. L’immagine dell’Italia che Expo regala al mondo è quella di un paese tutt’altro che ripulito.

04 - Grazie al lustro e all’importanza della manifestazione Milano e l’Italia aumenteranno la loro attrattività turistica, con ingenti guadagni per il settore

Expo 2015 darà la possibilità di ampliare le attrattive e l’offerta culturale su Milano e su tutta l’Italia. La prospettiva di trovare in un unico luogo tutte le eccellenze del cibo made in Italy e di altri paesi ha creato un boom di prenotazioni. L’evento è stato pubblicizzato anche grazie al primo posto raggiunto nella classifica del “New York Times” sui posti da visitare durante l’anno.

Riguardo al turismo, i dati relativi a Expo sono incerti; anche se la stima di circa 20 milioni di visitatori si avverasse, nascerebbe un disagio per la città di Milano e la prospettiva che la massa di visitatori sia inferiore fa già preannunciare un fallimento. Fallimento anche dal punto di vista del turismo congressuale, dal momento che con internet tale l’attività è destinata a diminuire.

05 - “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, tema centrale di Expo 2015, è solo uno slogan, in realtà si ripropongono le politiche delle multinazionali

Expo 2015 è un’occasione per promuovere il cibo sano e genuino made in Italy e per sensibilizzare le popolazioni mondiali sul tema della fame nel mondo e sull’alimentazione sostenibile. La presenza di tanti altri paesi del mondo garantisce un concreto sostegno a una nuova consapevolezza condivisa.

“Nutrire il pianeta, energia per la vita” di Expo 2015 rappresenta uno slogan ipocrita dietro al quale vengono promosse le politiche delle multinazionali. Expo è un’occasione persa per sensibilizzare la popolazione sul tema della fame nel mondo e sull’alimentazione sostenibile. Expo ha causato danni ambientali, con colate di cemento, decine di chilometri di strade, il taglio di migliaia di piante.

06 - Dietro le apparenti opportunità di occupazione che offre Expo si nasconde in realtà un sistema di sfruttamento dei lavoratori, soprattutto giovani

Secondo il CERTeT, l’occupazione diretta, indiretta e indotta da Expo sarà di circa 61mila posti di lavoro in più. Altri dati rilevano, a marzo 2014, un’assunzione del 51% di donne e un’alta presenza di lavoratori con meno di 35 anni, laureati per l’88%. Expo 2015 S.p.A. prevede anche un “programma volontari”, che permette ai cittadini di attivarsi nell’accoglienza e nel supporto ai visitatori.

Dal punto di vista occupazionale, Expo è un luogo di sfruttamento legalizzato: contratti con retribuzioni del 20-30% più basse, utilizzo indiscriminato di tirocini e stage, reclutamento coatto da scuole e carceri, turni massacranti. I lavoratori assunti con contratti precari, o addetti di cooperative, una volta terminata la fase di realizzazione torneranno nell’anonimato.