Gestione privata dell'acqua

La gestione pubblica o privata dell'acqua è un tema ancora molto discusso. In Italia, i diversi provvedimenti legislativi, non hanno ancora dato stabilità al settore dei servizi idrici. La discussione si concentra in primis sul valore dell'acqua in quanto Bene sociale ed economico, successivamente sulle prestazioni e sul risparmio tra pubblico e privato.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - La gestione privata dell'acqua non vuole privatizzare un bene comune universalmente riconosciuto, ma inserirlo nel mercato libero

Per gestione privata del servizio idrico non si intende la privatizzazione di un bene comune ma piuttosto l'inserimento del bene in un mercato libero e il suo passaggio da bene unicamente sociale a bene economico. L'acqua quindi rimane di dominio pubblico, ma il servizio viene liberalizzato grazie al decreto Ronchi, che concede ai privati la possibilità di gestire il servizio idrico.

L’acqua è un elemento naturale essenziale per la vita, un diritto universale da tutelare per le future generazioni, un bene sociale comune che non può essere oggetto di appropriazione privata. L’acqua non è un bene che rientra nelle scelte individuali, in quanto elemento vitale. Non bisogna ripetere lo stesso errore avvenuto col petrolio, la cui privatizzazione resta ancora un errore storico.

02 - I servizi idrici gestiti da privati hanno mostrato distorsioni, inefficienze e prezzi più alti

Con il decreto Ronchi, approvato il 25 settembre 2009, si vogliono combattere i monopoli e le inefficienze del servizio idrico, garantendo una qualità migliore e prezzi inferiori rispetto alla gestione pubblica. Quello che si vuole è la messa a gara dei servizi, sulla base della trasparenza e della meritocrazia, pur mantenendo la proprietà e il controllo degli apparati pubblici sulle tariffe.

Solo al di fuori di una gestione di mercato è possibile attuare politiche di tutela e di risparmio della risorsa idrica. Ciò che va indirizzato meglio sono gli investimenti con un sistema tariffario che garantisca l’accesso all’acqua e abbatta gli sprechi. Le gestioni private in paesi come la Colombia, le Filippine e il Ghana dimostrano come l'acqua diventi un bene più accessibile ai ricchi.