Olio di palma

I critici dell’olio di palma lo considerano nocivo per via dell'alto contenuto di grassi saturi, non sostenibile per l’ambiente, poiché causa di deforestazione, e inaccettabile per via della violazione dei diritti umani nelle piantagioni. I sostenitori, invece, legano la nocività del prodotto all'eccessivo consumo e ne dichiarano la sostenibilità ambientale, poiché è una coltura molto redditizia.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - La produzione responsabile e certificata di biocarburanti da olio di palma non risolve i problemi ambientali, legati soprattutto alla deforestazione

L'ingresso dell'olio di palma nel settore dei bio-carburanti è la conferma del potenziale del prodotto, se sostenibile e certificato. L'utilizzo rientra nel progetto stabilito dalla Dichiarazione di Amsterdam del 7 dicembre 2015, sottoscritta da diversi paesi europei che si impegnano così a promuovere iniziative volte ad assicurare l’impiego di olio di palma 100% sostenibile entro il 2020.

Secondo un report Drivers di Transport & Environment, la terra utilizzata per produrre olio di palma per l’industria europea dei biocarburanti è pari a 920mila ettari. Se tutto il mondo si seguisse l'UE, si verificherebbe una devastazione ambientale. L'UE è convinta che l’uso di biocarburanti potrà prevenire i danni climatici, ma utilizzando l'olio di palma contribuisce alla deforestazione.

02 - Le società produttrici di olio di palma stanno affrontando il problema della violazione dei diritti umani sul lavoro attraverso precise misure cautelari

Le società coinvolte nella produzione di olio di palma e la RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil), preposto per il rilascio di certificazioni in materia, conoscono i problemi legati allo sfruttamento e alla violazione dei diritti umani, del lavoro minorile e alla discriminazione nei confronti delle donne, e stanno lavorando per garantire le misure cautelari atte a superare il problema.

Il cibo e molti prodotti di uso domestico venduti dai principali marchi mondiali contengono olio di palma, alla cui produzione sono imputati violazioni dei diritti umani, sfruttamento minorile e discriminazioni sulle donne. Altro problema è quello della migrazione forzata: indigeni privati della terra e della casa o costretti a lavorare nelle monocolture di palme senza alcun diritto.

03 - Una produzione di olio di palma sostenibile per l’ambiente è impossibile

Per la sostenibilità ambientale dell’olio di palma è necessario individuare aree a basso valore naturalistico, impedire deforestazione e accaparramento delle terre. Le palme da olio hanno una resa molto alta, quindi hanno un impatto inferiore ad altre colture. Diversi paesi europei hanno firmano una Dichiarazione, con la quale si impegnano a usare olio di palma 100% sostenibile entro il 2020.

Per produrre l’olio di palma si devono abbattere intere foreste tropicali. Paesi del sud est asiatico stanno perdendo il patrimonio forestale e la biodiversità. Le certificazioni sulla sostenibilità dell'olio di palma sono una farsa: tali certificazioni sono rilasciate dalla RSPO, un'associazione dipendente dalle multinazionali del settore.

04 - L’olio di palma non è di per sé nocivo per la salute

L'olio di palma non va demonizzato poiché di per sé non è nocivo. I danni legati alla salute dipendono da frequenza e quantità delle consumazioni. Non vi sono riscontri nella letteratura scientifica che comprovino la correlazione tra olio di palma e l’insorgere di patologie, quali colesterolo, tumori e diabete.

E' scientificamente provato che l'olio di palma contiene sostanze genotossiche e cancerogene per l'uomo legate agli acidi grassi, presenti in altissima quantità. Tra queste sostanze, possono causare grossi danni all'organismo. I rischi sono elevatissimi soprattutto per i neonati e i bambini, in particolare per il diabete di tipo 2, stress ossidativo a livello cellulare e obesità.