Ruolo della Banca Mondiale

Nata su iniziativa degli Stati Uniti sul finire della seconda guerra mondiale, al fine di promuovere la ricostruzione postbellica in Europa e il progresso economico nei paesi più poveri, ancora oggi gli obiettivi che la Banca Mondiale si prefiggeva rimangono un miraggio, come rappresentato dalla scritta all’ingresso della sede di Washington: “Il nostro sogno è un mondo senza povertà”.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Gli interventi della Banca Mondiale hanno ridotto la povertà nel mondo

Il traguardo degli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio” di dimezzare la quantità di persone che vivono in povertà è stato raggiunto. Ciò fa ben sperare sulla possibilità che nei prossimi decenni la povertà venga eliminata. La Banca Mondiale, con l'intento di sradicare la povertà e rendere capaci di autodeterminarsi le popolazioni più povere, concede prestiti agevolati e donazioni.

Thomas Pogge, direttore del Programma di Giustizia Globale, criticando l'attività della Banca Mondiale: “responsabili per il devastante problema della povertà sono i governi dei paesi più potenti […] Poiché questi governi […] sono stati scelti da noi come nostri rappresentanti, in ultima istanza siamo noi cittadini dei paesi più influenti ad avere la responsabilità della povertà mondiale”.

02 - I grandi progetti infrastrutturali aiutano lo sviluppo dei paesi poveri nei quali vengono realizzati

La Banca Mondiale vuole favorire la produzione di energia idroelettrica presso paesi in via di sviluppo, programmando un aumento dei prestiti ai grandi progetti idroelettrici e ai gasdotti. A chi teme il rischio di disastri ecologici, risponde: “Non si tratta più delle dighe dei vostri nonni”, la costruzione delle opere è preceduta da approfondite analisi, volte ad ottenere i migliori risultati.

La società civile globale si oppone alla costruzione di grandi opere. La costruzione di mega-infrastrutture annulla le conquiste ottenute in merito alla tutela ambientale e creerebbe un pericoloso precedente per le istituzioni locali e globali. Inoltre, vi è il dubbio che le grandi opere finanziate dalla Banca Mondiale possano non rivelarsi efficaci dal punto di vista della produzione energetica.

03 - Gli aiuti finanziari donati ai paesi in via di sviluppo risultano più efficaci nella riduzione della povertà rispetto ai finanziamenti

Nel 1996 ha preso avvio l'iniziativa HIPC che ha portato alla cancellazione del debito di 33 paesi in via di sviluppo. In seguito, i paesi del G8 hanno approvato un alleggerimento del debito dei paesi in via di sviluppo. Alcuni negano l'efficacia delle donazioni in denaro, in quanto avrebbero l’effetto di incentivare un rapporto di tipo assistenziale con popolazioni interessate.