Cellule staminali embrionali

Le cellule staminali embrionali sono oggetto di dibattito in ambito medico e bioetico. Da un lato si sottolineano i benefici per molte malattie, dall’altro si evidenzia l’alto rischio di formazione di cellule anomale. Da un punto di vista bioetico: viene prima il dovere di alleviare la sofferenza o quello di rispettare il valore di una potenziale vita umana?

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Lo sviluppo delle cellule staminali embrionali è fondamentale per la ricerca di una cura dei tumori e di malattie degenerative e neurodegenerative

Il trapianto di cellule staminali per curare i tumori è in uso da anni. In molti tipi di tumore, infatti, il numero di staminali determina l'aggressività della malattia, ciò permette di indirizzare meglio diagnosi e terapia e di sperimentare in laboratorio l'efficacia delle diverse cure. Si sono avuti significativi risultati anche per il Parkinson e per la degenerazione maculare.

Non esistono terapie “embrionali” ufficiali o sperimentali. Inoltre, non è possibile prevedere gli sviluppi delle ricerche, data la scarsa conoscenza dei meccanismi di queste cellule e data la loro tendenza a produrre tumori. Gli impianti su pazienti affetti dal Parkinson non hanno portato a nulla di concreto, poiché le staminali inserite nel cervello vengono rifiutate dall’organismo.

02 - In campo medico, nessuna questione bioetica può intralciare l’utilizzo delle cellule staminali, volto a favorire ricerca terapeutica e benessere dei pazienti

L’embrione allo stato iniziale non ha alcuna caratteristica psicologica, emotiva e fisica, per cui non c’è alcun motivo per tutelarlo e può essere utilizzato per la ricerca. L'embrione ottenuto per trasferimento nucleare non ha nessuna possibilità di svilupparsi. In Europa ci sono embrioni congelati destinati ad essere distrutti, e sarebbe opportuno utilizzarli per la ricerca.

L’embrione umano va riconosciuto come soggetto con piena dignità antropologica e giuridica. La sentenza del 18 ottobre 2011 in cui la Corte di Giustizia europea si dice contraria alla brevettabilità di procedimenti che utilizzano cellule staminali è un passo importante per la protezione e la valorizzazione antropologica dell'embrione.