Nr. 145
Pubblicato il 15/05/2017

I terremoti non sono prevedibili

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Le diverse teorie sulla prevedibilità dei terremoti compongono un tema centrale sulla sicurezza nazionale. Un discorso che in Italia si è riacceso in particolare in seguito al terremoto de L'Aquila del 2009 e a quello di Amatrice del 2016. Il dibattito in corso riguarda in particolare la valutazione degli strumenti attualmente in mano alla Scienza e la possibilità o meno di prevedere gli eventi sismici in tempo utile per avvertire la popolazione ed evitare le grandi catastrofi che di solito conseguono.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Il dibattito sulle diverse teorie sulla prevedibilità dei terremoti si è riacceso, in Italia, in seguito al terremoto de L'Aquila del 2009 e a quello di Amatrice del 2016. Esso verte in maniera particolare sulla valutazione degli strumenti attualmente in mano alla Scienza e la lettura dei possibili precursori sismici, al fine di prevedere gli eventi sismici in tempo utile per salvare vite umane.
01 - In breve la Scienza sarà in grado di dare un preavviso di 6/24 ore alla popolazione in modo da evitare le grandi catastrofi che conseguono gli eventi sismici

In Italia non si investe in ricerche sulla prevedibilità dei terremoti che potrebbe dare un preavviso di 6/24 ore, salvando vite umane. In un futuro è ipotizzabile una “prevedibilità a basso costo” per tutti i possessori di smartphone. Questi dispositivi, infatti, dispongono del segnale Gps, che potrebbe avvertire in anticipo l’arrivo di scosse fino a 7 gradi di magnitudo.

La prevedibilità dei terremoti non ha alcuna conferma scientifica. Diffondere previsioni rischia di creare casi di procurato allarme e panico. La soluzione è la messa in sicurezza degli edifici, un piano sismico come in Giappone. Le accuse di mancato allarme rivolte agli esperti subito dopo eventi sismici sono ingiuste, poiché essi non hanno alcun mezzo per stabilire quando avverrà un terremoto.

02 - La tecnologia non offre la possibilità di prevedere i terremoti attraverso i segnali offerti dalla Terra, dal regno animale e dalla gravità lunare

Prevedere quando avverrà un terremoto è impossibile. Ad oggi l'Uomo conosce solo in maniera approssimata le leggi che guidano gli eventi sismici. Il catalogo dei terremoti degli ultimi mille anni dimostra l'assoluta casualità di tali eventi. Nullo anche qualsiasi collegamento con la meteorologia. L'unica cosa che si può stabilire sono le zone a rischio.

Con gli strumenti oggi esistenti è possibile prevedere i terremoti, grazie ai precursori sismici, in primo luogo il gas radon. Altre possibilità sono offerte dallo studio dei movimenti delle placche tettoniche; dagli effetti astronomici sulla crosta terrestre; dallo studio delle inusuali reazioni animali e dai cambiamenti chimici che avvengono nelle acque a ridosso e durante i fenomeni sismici.

 
01

In breve la Scienza sarà in grado di dare un preavviso di 6/24 ore alla popolazione in modo da evitare le grandi catastrofi che conseguono gli eventi sismici

FAVOREVOLE

La prevedibilità dei terremoti non si basa su nessuna conferma scientifica, e diffondere previsioni su quando un terremoto avverrà rischia di creare casi di procurato allarme e panico tra la popolazione, perdite economiche considerevoli e ripercussioni nel medio termine sulla vita economica e sociale della comunità interessata. La soluzione, semmai, è la prevenzione, ovvero la messa in sicurezza degli edifici, un piano sismico al pari di paesi come il Giappone, dove avvengono scosse ben più forti rispetto a quelle che avvengono nel nostro paese. Inoltre, le accuse di mancato allarme che spesso vengono rivolte agli esperti subito dopo eventi sismici catastrofici, sono assolutamente ingiuste: non si può conferire un eccessivo e ingiusto carico di responsabilità sulle spalle degli scienziati, i quali non hanno alcun mezzo per stabilire quando un terremoto avverrà.

CONTRARIO

In Italia, a differenza di paese esteri (Usa, Russia, Cina, Ecuador, ad esempio) non si investe in ricerche sulla prevedibilità dei terremoti che permetterebbero di arrivare a dare un preavviso di 6/24 ore alla popolazione, salvando vite umane. In un futuro molto vicino è ipotizzabile una “prevedibilità a basso costo” per tutti i possessori di smartphone. Questi dispositivi, infatti, dispongono del segnale Gps (segnale più veloce rispetto a quello dei movimenti tellurici). Tale segnale, anche se meno accurato degli strumenti scientifici, potrebbe avvertire l’arrivo di scosse fino a 7 gradi di magnitudo in un tempo che dà la possibilità di mettersi in salvo. Una soluzione economica, a portata anche dei paesi più poveri che non si possono permettere costosi impianti scientifici di previsione.

 
02

La tecnologia non offre la possibilità di prevedere i terremoti attraverso i segnali offerti dalla Terra, dal regno animale e dalla gravità lunare

FAVOREVOLE

Prevedere quando avverrà un terremoto è impossibile. Ad oggi l'Uomo conosce solo in maniera approssimata le leggi che guidano gli eventi sismici. Il dato della ripetizione a intervalli quasi regolari di tali eventi, riscontrato da molti, si scontra col drammatico catalogo dei terremoti degli ultimi mille anni, che dimostra l'assoluta casualità di tali eventi. Nullo anche qualsiasi collegamento con la meteorologia. L'unica cosa che si può stabilire sono le zone a rischio. Un esempio eclatante viene offerto dal tanto dibattuto caso del terremoto de L'Aquila del 2009: nessuno scienziato avrebbe mai potuto stabilire che il terremoto si sarebbe potuto verificare il giorno dopo, un mese dopo, un anno dopo, dieci anni dopo o cinquant’anni dopo.

CONTRARIO

Grazie alle tecniche e agli strumenti oggi esistenti è possibile prevedere i terremoti. Ciò viene reso possibile dai precursori sismici, ovvero da quei “segnali” della Terra che se intercettati possono migliorare il sistema di previsione dei terremoti. Tra i precursori sismici, il radon, gas che rimane intrappolato finché le microfratture generate dai terremoti nelle rocce non lo lasciano fuoriuscire dalla crosta terrestre. Un’altra possibilità viene offerta dallo studio dei movimenti delle placche tettoniche: la nuova tecnologia permette di studiare la frequenza dei terremoti in modo da raccogliere dati e registrare una certa regolarità degli eventi sismici. Altri strumenti vengono offerti dallo studio degli effetti astronomici sulla crosta terrestre (come la Luna influenza le maree, è in grado di condizionare la tettonica delle placche), dallo studio delle inusuali reazioni animali e dai cambiamenti chimici che avvengono nelle acque a ridosso e durante i fenomeni sismici.

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